mercoledì 31 luglio 2013

Gestione proattiva del rischio clinico: applicazione della tecnica FMECA in un blocco operatorio


Marika Da Rold

Evidence 2013;5(4): e1000042

Ricevuto: 7 maggio 2012    Accettato: 30 settembre 2012    Pubblicato: 29 aprile 2013

Copyright: © 2013 Da Rold. Questo è un articolo open-access, distribuito con licenza Creative Commons Attribution, che ne consente l’utilizzo, la distribuzione e la riproduzione su qualsiasi supporto esclusivamente per fini non commerciali, a condizione di riportare sempre autore e citazione originale.

Background. Un programma di gestione del rischio clinico analizza gli eventi avversi con metodi di tipo reattivo o i processi per prevenire gli eventi con modalità di tipo proattivo. Molti sono gli approcci possibili per la valutazione della qualità e della sicurezza del paziente: tuttavia, per garantire un processo sanitario sicuro, l’approccio proattivo è da preferire a quello reattivo.
Obiettivi
. Migliorare la sicurezza del paziente e promuovere la qualità dell’assistenza infermieristica in sala operatoria, mediante l’applicazione della tecnica FMEA/FMECA, metodo di analisi proattiva che permette di evidenziare le aree di maggiore criticità sulle quali attivare azioni di miglioramento.
Metodi. Previa mappatura di tutte le attività di sala operatoria, dal momento della presa in carico del paziente fino al suo rientro in reparto, per ciascuna attività sono stati individuati i possibili errori e valutata la gravità, la
probabilità e la frequenza che hanno permesso di calcolare l’indice di priorità del rischio (IPR), sulla base del quale sono state definite le priorità per implementare le azioni correttive. 
Risultati. Sono state identificate 5 macro-attività e 31 attività principali. Dalla valutazione qualitativa ha permesso di rilevare 81 modi di guasto/errore e la valutazione quantitativa ha individuato valori di IPR da 4 a 64. Per l’attività con l’IPR più elevato - “mancato conteggio dello strumentario chirurgico” - è stata definita una procedura per il conteggio dello strumentario e introdotta la checklist “conteggio ferri”. Nella successiva fase di verifica, è emerso che in 33/35 casi analizzati (88%) è stato effettuato il conteggio dei ferri chirurgici secondo procedura, utilizzando correttamente il nuovo modulo con la checklist “conta garze e strumentario chirurgico”; in 3 casi sono stati riscontrati errori metodologici nella compilazione dei moduli e in 1 caso il modulo non era stato compilato affatto.
Limiti. Difficoltà metodologiche nell’applicazione della tecnica FMECA; componente soggettiva nella valutazione e nell’analisi dei processi; insufficienze trattate come unità singole e analizzate staticamente; limitata generalizzabilità dei risultati.
Conclusioni. L’applicazione della tecnica FMECA, oltre che migliorare la sicurezza dei pazienti, ha permesso di segnalare i potenziali modi di guasto/errore, di mappare i rischi e di pianificare programmi di miglioramento con azioni correttive sulle aree a rischio.
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